Chi è EDDY?

Eddy è stato una luce intensa ma breve che ha attraversato la nostra vita lasciando una scia di gioia come una stellina caduta dal cielo.
Simona e Giusy lo hanno catturato nella loro colonia felina quando aveva tre mesi, era in fin di vita e per questo si è lasciato prendere senza tante difficoltà.
Simona  l’ha pulito, l’ha curato, una mia amica mi ha detto che conosceva una persona che aveva un micino da far adottare mi sono subito messa in contatto,  mi ha inviato delle foto, i miei figli quando l’hanno visto ci sono rimasti un po’ male, si aspettavano di vedere una gattino bello e soffice ma lì c’era Eddy, un semplice micino bianco e nero, come ce ne sono tanti in giro e, a dir la verità, anche un po’ spennacchiato, visto che il pelo era ancora sporco a causa dell’olio che Simona aveva dovuto usare per ripulirlo!
Siamo andati comunque a vederlo e quando l’abbiamo visto abbiamo capito che lui era il nostro gattino!
Preso e portato a casa quello stesso giorno, la mia gattona di 16 anni non l’ha presa molto bene ed è diventata una gatta di marmo per due settimana, il gatto di marmo è quel gatto che dimostra il suo dissenso non facendo più le fusa alla sua mamma, cioè io, per punirla per aver fatto entrare in casa un estraneo, come mi sono permessa!!
Insomma, Eddyno  dopo qualche giorno si è inserito in famiglia senza problemi, siamo diventati subito amici, è bastato dargli la pappa per essere amata, Eddy era un gattino di strada e non gli sembrava vero di poter mangiare tutta quella roba buona senza essere disturbato.
La mia gattona non voleva giocare con lui, come darle torto, era già tanto che avesse ricominciato a rivolgermi la parola! Allora abbiamo deciso di prendere una amichetto per Eddy ed è arrivato in casa anche Gamberetto, un micino di quattro mesi, fra i due è nata subito una gioiosa amicizia!
Tutto era perfetto! Purtroppo una mattina Eddy è venuto da me traballando, non riusciva a mantenere l’equilibrio cadeva sul sederino, l’ho subito portato dal veterinario il quale ha sospettato una toxoplasmosi e gli ha dato un antibiotico.
Eddy non migliorava e presentava sempre nuovi sintomi:  prima gli sbandamenti, poi perdeva le feci, poi perdeva anche l’urina e gli occhi si erano velati e non brillavano più.
Eddy in tutti questi giorni non ha mai perso la voglia di giocare e l’appetito, la mattina era il primo che mi veniva incontro sbandando e miagolando, più che miagolare lui trillava, un verso particolarissimo e quando miagolava a volte non aveva la voce e veniva fuori una specie di squittio, insomma era tutto un programma!
Simona in tutto questo non mi ha mai lasciata da sola, poteva disinteressarsene, in fondo il gatto era mio, ma lei mi ha aiutata ed accompagnata dal veterinario, mi è stata molto di conforto.
L’ultima visita che ha fatto Eddy è stata quella con una neurologa che ci ha detto che era grave e che secondo lei si trattava di FIP: al che siamo andate in panico, ho pensato subito ai miei altri gatti(dimenticavo di dirvi che nel frattempo è arrivato anche Mirtillo, altro micio adottato).
Il giorno dopo la diagnosi di FIP vedo che Eddy sta camminando meglio e scrivo un sms a Simona: “Eddy sta meglio! Non è  FIP l’antibiotico per la toxo sta facendo effetto!” .
Felici andiamo a lavoro, la sera quando torno a casa la mazzata, Eddy è riverso a terra e non riesce più a muoversi, rotola sul pavimento e non controlla più il suo corpicino, lui ha paura e non capisce cosa gli stia succedendo, chiamo subito Simona e corriamo dal veterinario, lui ci consiglia di sopprimerlo perché in quelle condizioni non può andare avanti, io e Simona gli chiediamo di fare un tentativo con una iniezione di cortisone, il veterinario ci ha accontentate ma sapeva che non sarebbe servito a nulla.
Lo riporto a casa ed il cortisone, come previsto,  non è servito a niente, il bello è che Eddy faceva ancora le fusa ed addirittura ha mangiato come una maialino sostenuto da me, ovviamente, non riusciva neanche a stare seduto.
La mattina seguente la situazione era immutata ed ho dovuto prendere la terribile decisione di farlo smettere di soffrire.
Ora Eddy si trova in un bel posto dove può correre come gli altri gattini di sei mesi, abbiamo pianto, pianto  e pianto ancora, ma un giorno ho guardato un video dove lui era sul suo cuscino con il suo amichetto Gamberetto, Gamby lo leccava ed ogni tanto lo mordicchiava, Eddy aveva la pancina piena e stava lì felice con gli occhietti semichiusi a farsi leccare, allora ho capito che tutto questo è servito a fare felice una creaturina che altrimenti sarebbe morta da sola in mezzo ad una strada ed invece ha vissuto altri tre mesi nell’amore grazie a Simona e Giusy che l’hanno preso ed a me ed alla mia famiglia che l’abbiamo amato anche quando girava per casa con il pannolino.
Dalla morte di Eddy è nata una amicizia fra noi umane che si è allargata anche ad altre persone. Io e  Simona ci siamo più volte chieste se fosse valsa la pena di salvare Eddy o se, forse, era meglio lasciare che la natura facesse il suo corso...ma ora io posso dire che n’è valsa proprio la pena!
Se ti stai asciugando le lacrime allora sei benvenuta/o fra gli amici di Eddy!!
 
Marirosa


 

Eddy...il piccolo Eddy! 
Ti ho raccolto in una fredda giornata di gennaio, stavo andando a far la spesa e tu eri lì che, ammalato e affamato, cercavi di attraversare la strada. Il mio occhio vigile ti ha visto al margine della strada...cercavi di attraversare ma avevi gli occhi completamente sporchi di muco e congiuntivite...così ho inchiodato e ho accostato la macchina, appena metto piede fuori dall'auto vedo una scena agghiacciante, ti sei buttato verso il centro della strada e stavi per essere investito...ho urlato verso la macchina che stava arrivando che ha prontamente frenato(avrà pensato che ero una matta, il micino non l'aveva neanche visto, se n'è reso conto dopo).
Eri salvo! Ho tentato di prenderti con le mani, ma nonostante eri ammalato e debole hai usato tutte le tue forze per scappare...avevo la gabbia trappola in macchina(stavo andando a consegnarla a chi me l'aveva prestata...guarda caso!) ma non avevo cibo per la cattura! così ti ho spinto nel recinto del condominio e sono corsa al primo supermercato a comprare una bustina di pappa, non potevo lasciarti lì(ti ho sussurrato di aspettarmi e di non provare ad attraversare)....sono corsa da te e tu mi avevi aspettata...ho messo il cibo in gabbia e sei subito entrato!
I miei bambini quando ti ho caricato dicevano che puzzavi, che non eri bello! e come dargli torto!
Ma tu, piccolo Eddy, avevi bisogno di me! non era un caso che io fossi passata di là!
Mi sono resa conto che eri molto malato, ho contattato l'ASL che mi ha detto che in quella via(ovvero Via Edison da cui ho scelto il tuo nome Eddy) c'era una colonia felina seguita da una ragazza con la quale mi ha sono messa subito in contatto: Giusy! 
Da subito tra me e Giusy è iniziata una collaborazione bellissima...abbiamo portato Eddy dal veterinario, lo abbiamo pulito, curato e coccolato!
Eddy prendeva le medicine e guariva giorno dopo giorno...era pronto per avere una famiglia!
E così, tramite un'amica comune, conosco Marirosa che viene a prenderlo nonostante non fosse il gattino bello e cicciotto che i suoi figli desideravano!
Io e Giusy eravamo felicissimi per te, dolce Eddyno!
Avevi una casa, oltretutto Marirosa era proprio l'adottante che cercavo per te...premurosa e sempre pronta a farmi avere notizie.
Ma un giorno la tua mamma umana mi chiama e mi dice: "Eddy ha gli occhi velati e barcolla".
Sono venuta a trovarti insieme a Giusy e ci siamo dispiaciute nel vederti così...ma tu, Eddy, eri forte e combattivo, non ti arrendevi e giocavi con il tuo amichetto Gamby, miagolavi per avere la pappa a tutte le ore...giorno dopo giorno la tua malattia si faceva sempre più seria ma nessuno riusciva a capire cosa avessi!
Fino al punto in cui ti sei paralizzato e la tua mamma ha dovuto prendere la decisione di lasciarti andare!
Oggi Eddy io piango al tuo ricordo, piango perchè mi manchi...ma ti ho sognato e correvi, correvi nel prato! 
Sono certa che sei felice!
Grazie per averci dato la possibilità di amarti...ti porteremo sempre nel nostro cuore, so che ci guardi da lassù e che un giorno ci rivedremo...ci verrai incontro con la tua codina traballina!

 

Simona